
Nel 2016, sono andati in fumo quasi cento milioni di euro per i danni derivanti da incendio, nel 2017 siamo già sopra la media. E' già in corso e potrebbe arrivare sempre più una lunga estate calda: vogliamo peggiorare la media? Il conto dei danni sarà sempre più alto? E' una questione economica, ma anche attinente la sicurezza pubblica. Cosa fare quando si vede un incendio? Scappare a piedi o in macchina? Come calcolare la direzione di marcia? Verso l'alto o verso il basso? Sono tutte questioni decisive quando ci si trova in situazioni del genere, tenendo conto del fatto che il fumo può anche essere nocivo e tossico anche per chi lo respira dalla media distanza.
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Gli esperti insegnano che sui pendii le fiamme di un incendio tendono ad evolvere sempre verso l’alto, il primo consiglio è quindi quello evitare di andare verso l’alto.
Il fuoco in casi del genere produce inoltre un fumo che è a sua volta un pericolo, anche i curiosi rischiano di rimanerne coinvolti, di intossicarsi e magari di perdere i sensi.
Chi si trova in prossimità di un incendio e decide di scappare in macchina, deve prima costruirsi una mappa visuale dei luoghi toccati dalle fiamme, altrimenti il rischio è di non sapere dove andare e cosa si trova davanti a sè.
L'esperienza insegna che anche nel 2017 non ci saranno zone franche, gli incendi possono riguardare tutta l'Italia da Nord a Sud.
Il problema vero in questa materia è che sei regioni italiane non hanno una flotta aerea per intervenire dall’alto, come Abruzzo, Marche e Umbria, ma soprattutto la Sicilia che è una regione a forte criticità: insomma, la solita Italia degli scioperi e delle latitanze.
Si tratta di rischi da tenere in grande considerazione, anche perchè non è cosa buona e giusta piangere i danni e le vittime a posteriori.
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Solo nel 2016 sono andati in fumo ben 58.000 ettari di boschi, e quest’anno gli incendi sono già raddoppiati: il terremoto è la calamità naturale più dannosa e più temuta, ma il fuoco e gli incendi sono a loro volta molto temibili.
E' facile prevedere quindi sarà un estate difficile, soprattutto per i Vigili del Fuoco che saranno gli unici a poter e dover intervenire, dopo che il Corpo Forestale dello Stato è entrato a far parte, dallo scorso mese di Ottobre, dell'Arma dei Carabinieri.
La vera grande raccomandazione che gli esperti fanno ai cittadini è l'attenzione, i cittadini devono evitare qualsiasi situazione che possa generare incendi.
Gli incendi infatti scoppiano o a causa dei fulmini, ma questo avviene in percentuale limitata, o soprattutto per cause umane, sia volontarie ma anche involontarie.
Il rischio dei fulmini è da tener presente, da non sottovalutare anche se i metereologi non lo giudicano imminente, visto che nei prossimi giorni l'Italia rimarrà protetta dall'alta pressione, ci saranno ben pochi fulmini e poco vento.
Prima o poi però arriveranno le correnti atlantiche e con l’aria calda accumulata dall’Italia proprio in questo periodo, potrebbero arrivare forti temporali i cui fulmini potrebbero alimentare incendi e fronti di fuoco.
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FONTI:
Per il contenuto: Incendi boschivi l'accordo quadro, insic.it, 19 Giugno 2017.
Per l'immagine: www.we-news.com
Articolo scritto da:
Mauro Suma, il Direttore Responsabile (leggi la sua biografia).