Recarsi in banca per aprire un conto corrente, chiedere un prestito ed ottenere informazioni è sempre un impegno con cui non si vorrebbe mai avere a che fare ma oggi giorno il sistema ci impone tutto ciò e spesso siamo costretti a far ricorso al sistema bancario. Aprire un conto corrente sta diventando sempre più difficile non tanto per il fatto che non possono aprirlo ma solo perché vengono richieste garanzie inutili e documentazione priva di ogni logica. Sappiate che informandosi bene possiamo contrastare l'arroganza di alcuni Istituti di credito facendo valere i nostri diritti da comune cittadino.
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Oggi vorrei concentrarmi sui diritti che il comune cittadino ha nei confronti delle banche quando viene richiesta l'apertura di un contratto di prodotti o servizi tra le parti.
Non firmare mai subito il contratto.
Tutti hanno diritto a visionare un contratto ed a richiedere il foglio dove vengono evidenziati Tasso Annuo Effettivo Globale (TAEG) e Indicatore Sintetico di Costo (ISC), le guide e la sintesi contrattuale.
Non siamo assolutamente obbligati a fare tutto in quel preciso istante, possiamo anche prendere il tutto e richiedere un ulteriore appuntamento per definire il tutto.
Per quanto concerne l'apertura di un Conto base la banca potrà richiedere al massimo l'utilizzo che ne vogliamo fare ma in alcun modo potrà chiederti informazioni che superino la tua privacy, ad esempio il contratto di lavoro o informazioni a carattere personale.
Qualora vi fosse rifiutata l'apertura di un conto corrente fatevi scrivere la motivazione e se la ritenete priva di fondamenta potrete sempre inoltrare un reclamo scritto presso la direzione generale.
Come fare un reclamo?
Facilissimo, possiamo far riferimento direttamente alla banca stessa presso l'ufficio reclami.
Il reclamo potrà essere in forma libera o con dei moduli standardizzati che troviamo online.
Solitamente passano dai 60 a 90 giorni lavorativi affinché la banca comunichi se il reclamo è stato accolto.
Se il reclamo non è stato accolto dalla nostra banca, cosa che spesso accade, possiamo farci carico di una spesa di circa Euro 20,00 e fare ricorso All'Arbitro Bancario Finanziario, un organo preposto che ha il compito di regolare i rapporti tra banca e cliente.
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Obblighi della banca durante il rapporto di contratto.
Durante il nostro rapporto contrattuale con la banca essa è obbligata per legge ad inviarci almeno una volta l'anno un documento o rendiconto anche denominato "Estratto Conto", questo per i conti correnti, oppure un foglio di sintesi per gli altri prodotti.
La banca con un preavviso di almeno due mesi deve informarci dei cambiamenti contrattuali che verranno applicati e noi saremo liberi di aderire o di svincolarci dal contratto senza alcuna penale.
Ciò va fatto direttamente allo sportello o inviando una lettera raccomandata con ricevuta di ritorno alla banca stessa. Se in quei due mesi dalla comunicazione non facciamo in tempo a procedere le nuove condizioni verranno accettate in toto.
Per quanto riguarda i mutui ed i prestiti in questo caso di cambio condizioni contrattuali possiamo richiedere gratuitamente la migrazione ad un altro ente fornitore dello stesso servizio.
Oltre a questi semplici diritti sappiate che si può chiedere, se previsto, una modifica alle condizioni di mutuo, addirittura chiedere di poter estinguere il nostro debito senza alcuna penale.
Obbligo apertura conto base.
Come detto sopra certe volte le banche si rifiutano anche l'apertura di Conti base dando delle motivazioni poco chiare.
Una Legge del Parlamento Europeo del 2014 sostiene che ogni cittadino residente nella Comunità Europea ha il diritto ad un conto corrente affinché vengano uniformati i pagamenti all'interno della Comunità e cosa più importante questa legge andrebbe a tutelare i diritti delle classi più deboli.
Oltre al conto corrente la banca, secondo questa legge, dovrebbe fornire ai correntisti carte di pagamento internazionali, operazioni illimitate dal proprio home banking e zero spese di apertura e chiusura.
Anche per i bonifici le banche dovrebbero offrire operazioni illimitate a costo zero o un minimo contrattuale. Il Relatore di questa legge si chiama Jurgen Klute ed è stata approvata con una maggioranza di 603 voti favorevoli e 21 contrari.
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