
La commissione di giurisprudenza dell’Unical ha ritardato la seduta delle discussioni di laurea questa mattina a causa della trovata di una delle candidate che si sarebbe presentata con una tesi che, da accertamenti eseguiti tramite un software compilativo, sarebbe risultata “simile” al 96% ad un documento reperibile su Internet. La giovane, laureanda in giurisprudenza, si sarebbe presentata stamattina all'importante appuntamento per discutere la tesi, ma al momento di entrare nel merito il presidente della commissione Enrico Caterini, ordinario di diritto privato, si sarebbe accorto che svariati capitoli della tesi sarebbero stati interamente copiati.
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La seduta di laurea che era in corso martedì mattina al dipartimento di Scienze Aziendali e Giuridiche dell’Università della Calabria è stata sospesa, per essere poi ripresa ma dopo un paio d’ore di sospensione.
Lo stop, tutt'altro che di poco conto, è stato deciso dal presidente della seduta Enrico Caterini, ordinario di diritto privato nel corso di laurea in Giurisprudenza, dopo essersi accorto che diversi capitoli della tesi di laurea presentata da una studentessa sarebbero stati interamente copiati da altri elaborati.
Così la seduta è stata sospesa per procedere ad ulteriori approfondimenti sul caso e al cubo 3b dell’ateneo di Rende sono arrivati anche i carabinieri della Compagnia di Rende.
Dopo l’intervento dei militari i lavori sono poi ripresi ma, evidentemente, la studentessa in questione sarà chiamata a chiarire i particolari nelle sedi competenti.
I carabinieri di Rende sono intervenuti anche per sedare un tafferuglio che si era creato nel corso delle sedute di laurea di giurisprudenza.
La pietra dello scandalo un apposito software, che avrebbe consentito di copiare la tesi di laurea e che ha provocato uno stato di nervosismo generale.
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Gli altri colleghi della ragazza che avrebbe messo in atto il plagio, infatti, sono andati su tutte le furie, a causa dell’inevitabile dilatazione dei tempi della seduta di laurea.
A questo punto si è già messa in moto la macchina degli accertamenti per comprovare quanto emerso nel corso della sessione di laurea presso l’aula "Sorrentino".
Il primo ad accorgersi di questo presunto plagio, con il 96% del lavoro copiato, sarebbe stato proprio il presidente della commissione Caterini.
Resta da capire come si sia arrivati fino al giorno della discussione: le tesi di laurea, normalmente, vengono sottoposte al vaglio del relatore (e, in alcuni casi, anche di un contro-relatore) e una situazione del genere si sarebbe potuta evitare con il vaglio attento del docente chiamato ad assistere la studentessa nel suo lavoro di tesi.
Ora, bisognerà attendere l’esito dell’analisi di una commissione, nominata dal rettore Gino Crisci, che avrà il compito di verificare il presunto plagio della tesi in giurisprudenza.
Come già accaduto per la vicenda di Lucca, trattandosi di scuola e di principi, di correttezza e di futuro, tutti coloro che erano in Università, se tutto verrà confermato, si augurano possano esserci provvedimenti esemplari.
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FONTI:
Per il contenuto: UNIVERSITÀ DELLA CALABRIA, COPIA LA TESI PER IL 96% E BLOCCA LA SEDUTA: PARENTI INFEROCITI, ARRIVANO I CARABINIERI, giornalettismo.com, 24 aprile 2018.
Per l'immagine: www.we-news.com
Articolo scritto da:
Mauro Suma, il Direttore Responsabile (leggi la sua biografia).