
Cos'è lo spesometro? E' uno strumento dell'Agenzia dell'Entrate per la lotta all'evasione fiscale. Come funziona? impone agli operatori finanziari e ai commercianti l'obbligo di comunicare all'Agenzia delle Entrate il codice fiscale di chi effettua acquisti per un importo superiore a una data cifra stabilita per legge. Delazione? Controllo conto terzi? Non partiamo prevenuti. Lo spesometro un disposto che consente al Fisco italiano di parametrare le spese rispetto alla dichiarazione dei redditi. Chi non ha nulla da tenere...E' vero che il rapporto dei "controllati", dei contribuenti, è con uno Stato spesso assente e inefficiente, ma chi non paga le tasse danneggia anche te...
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il rinvio della scadenza dello spesometro 2017, relativo al primo semestre, lo avevano richiesto formalmente le associazioni dei commercialisti.
Dal canto suo il viceministro dell’Economia, Luigi Casero, aveva ritenuto meritevole di ascolto e quindi fondata la richiesta di proroga dal 31 Agosto al 31 Ottobre.
Il Tesoro sta per ufficializzare tutto, spostando quindi al 31 Ottobre le comunicazioni rilevanti ai fini Iva.
E' una buona cosa anche se non è da grande Paese la vera motivazione per cui tutto questo sta per accadere: mancano infatti i software di compilazione e controllo delle spese degli italiani, mentre altre criticità si registrano nel portale fatture e corrispettivi.
Meglio evitare quindi? Anche perchè l'Italia delle scadenze e dei controlli incrociati si è appena lasciata alle spalle un fine Luglio caratterizzato dal caos scadenze fiscali dovuto, in parte, anche dalle proroghe del MEF (Ministero dell'Economia e della Finanze) per dichiarazione dei redditi, modello 770 e versamenti (sia per titolari di reddito d’impresa che per lavoratori autonomi).
Andiamo al 31 Ottobre solo per problemi di software quindi, come spesso accade in Italia, c'è sotto dell'altro?
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In realtà la proroga dello spesometro al 31 Ottobre sarebbe una panacea buona per tutti, soprattutto per una sempre più marcata violazione della legge.
Secondo l’articolo 3 dello Statuto dei diritti del Contribuente, le modifiche agli adempimenti periodici si applicano soltanto a partire dal periodo d’imposta successivo a quello in corso alla data di entrata in vigore delle nuove norme.
Stesso discorso per le disposizioni tributarie che non possono prevedere adempimenti a carico dei contribuenti, con scadenza fissata anteriormente al sessantesimo giorno dalla data della loro entrata in vigore.
Ma il vero problema è uno e solo uno, ineludibile e non rinviabile: lo spesometro è davvero efficace nella lotta all’evasione fiscale?
Un dubbio? Una perplessità? O una domanda retorica? In effetti, l’evasore non fa lo spesometro, mentre l’efficienza, i tempi e le modalità di controllo attuate dall’Agenzia delle Entrate non consentono un effettivo controllo sulle eventuali irregolarità commesse dalle imprese.
Tirate tutte le somme del caso, lo spesometro semestrale e la comunicazione delle liquidazioni Iva a cadenza trimestrali certamente appesantisce il carico di adempimenti e costi per chi esercita attività d’impresa.
E le conseguenze? Le pagano i commercialisti che, secondo le analisi di settore, spendono circa il 70% dei ricavi annui per i costi imputabili agli adempimenti fiscali, tant'è che se le cose non cambiano strutturalmente c'è anche il rischio di uno sciopero proprio dei commercialisti.
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FONTI:
Per il contenuto: Proroga spesometro 2017 in arrivo, money.it, 28 Agosto 2017.
Per l'immagine: www.we-news.com
Articolo scritto da:
Mauro Suma, il Direttore Responsabile (leggi la sua biografia).