
Cessioni affrettate, cessioni sfumate, acquisti solo in prestito, acquisti sognati e rinviati. Procede così l'Internazionale di Milano, la società di proprietà di Zhang Jindong, magnate cinese al vertice del gruppo Suning. I conti non sono a posto, ci sono milioni di euro che mancano all'appello e una UEFA che vigila per il rispetto del Fair Play Finanziario. Anche se secondo molti tifosi interisti il Fair Play è una scusa bella e buona. Ma su Twitter si legge anche a firma di un tifoso: "Con rispetto ed immensa gratitudine per #Moratti, messaggio ai nostalgici: se #Suning non può esprimere la sua potenza economica, è per le limitazioni del #FairPlayFinanziario che è stato imposto all'#Inter per la cattiva gestione finanziaria post-triplete di Moratti".
Copyright © All Rights Reserved - We-News.com
Il calciomercato è una questione di soldi, ma per i tifosi diventa una prova d'amore: se manca il denaro non è detto necessariamente che manchi l'affetto, ma il corto circuito fra le due cose è inevitabile.
L’obbligo di chiudere in break-even anche il bilancio al 30 giugno 2018, ha influenzato le mosse sul mercato invernale del club nerazzurro: la necessità di allungare la rosa, inserendo un giocatore top come l'argentino Javier Pastore si è scontrata con le stringenti necessità a livello economico.
Il discorso non vale solo per il costo dei cartellini dei giocatori, ma anche per il pagamento degli ingaggi: ad esempio per quanto riguarda Ramires, visto che l’Uefa permette trasferimenti tra squadre della stessa proprietà solo se al fair value, e lo stipendio da 10 milioni annui dell'ex Chelsea era ritenuto eccessivo.
La questione è più ampia, visto che il break-even interista è ancora lontano dall'essere raggiunto a causa della contrazione nei ricavi.
Rispetto al bilancio al 30 giugno 2017, il fatturato rischia di essere in calo di circa 50/60 milioni, mentre i costi della produzione dovrebbero essere stabili.
Tutto questo fra aumento degli ammortamenti, diminuzione del monte ingaggi, ma anche diminuzione nelle plusvalenze e dei ricavi commerciali.
|
|
Le plusvalenze che derivano dalla cessione dei calciatori ad altri club sono scese dai 44 milioni dello scorso esercizio di bilancio ai 3 milioni di euro della situazione attuale.
Tra i ricavi commerciali, invece, a mancare ad oggi sono i 25 milioni di signing fee che Suning aveva aggiunto nel passato esercizio alla firma del contratto di sponsorizzazione della Pinetina e della maglia di allenamento.
Nella passata stagione infatti la sola sponsorizzazione valeva oltre 40 milioni di euro, tra cifra fissa (16,5 milioni) e bonus: ad oggi, mancando il signing bonus, l’Inter dovrebbe incassare circa 21,5 milioni, grazie ai diversi altri bonus ottenuti in stagione.
Cifra decisamente inferiore, come inferiore sarà, in base a quanto contenuto nei documenti del bond, l’incasso per quanto riguarda lo sponsor tecnico.
Finisce per non essere sufficiente a questo punto l’aumento dei ricavi da stadio, ma anche l'aumento dei ricavi relativi all’Inter Academy.
Per quanto riguarda i diritti tv, la migliore posizione al termine del campionato rispetto ad un anno fa potrebbe permettere di andare vicini a pareggiare la cifra incassata nella scorsa stagione, pari a 83,7 milioni di euro.
«Quanto ti è piaciuto questo articolo???» ... Aiutaci:
1) Condividendolo sui Social Network;
2) e Registrandoti per Commentarlo QUI sotto.
Grazie di cuore!
FONTI:
Per il contenuto: Calciomercato e bilanci: così il Fair Play Finanziario ha imbrigliato le mosse dell’Inter, calcioefinanza.it, 1 febbraio 2018.
Per l'immagine: www.we-news.com
Articolo scritto da:
Mauro Suma, il Direttore Responsabile (leggi la sua biografia).