
L'ansia da prestazione il giorno prima di un colloquio di lavoro, è nota. A molti, se non a tutti. Non solo emozioni e non solo rituale, ci si può organizzare a dovere con conoscenze specifiche. Del resto ormai le aziende adottano diverse tipologie di colloquio quando devono assumere nuovo personale all’interno della propria organizzazione. I diversi colloqui si differenziano sia per grado che per il numero di candidati che vi partecipano. La prima impressione è quella che conta davvero, quindi è davvero fondamentale svolgere correttamente la prima fase del colloquio, il cosiddetto colloquio conoscitivo.
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Il calcio d'inizio di un colloquio di lavoro è praticamente la metà dell'opera: la scintilla può scoccare subito o durante il colloquio, ma è meglio se accade subito.
In genere il primissimo obiettivo della prima fase di un colloquio di lavoro è quello di ridurre il numero di candidati da sottoporre alla successiva fase della selezione, ed è qui che il selezionatore accoglie il candidato con una stretta di mano e lo fa accomodare.
Solitamente il colloquio conoscitivo si apre con queste frasi: la ringrazio per aver accettato l’incontro; ha avuto problemi a trovarci; Etc...
Si tratta di frasi che hanno come obiettivo quello di rompere il ghiaccio ed avere le prime impressioni sul candidato, primi segnali rivelatori del carattere e della personalità del candidato in base alla risposta data.
La fase di apertura è quindi fondamentale per fare una buona impressione, anche se di per sè non rappresenta ancora una vera e propria valutazione di idoneità rispetto al posto di lavoro da conseguire.
La successiva fase della selezione è la fase più delicata.
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Mano a mano che procede un colloquio di lavoro, si entra nella fase più delicata.
Non va mai dimenticato che l’obiettivo è quello di individuare le vere competenze e caratteristiche del candidato, pertanto nella seconda fase del dialogo verrà osservato attentamente il curriculum del candidato e verranno poste domande inerenti al proprio percorso di studi e l’esperienze lavorative svolte.
Il consiglio è di rispondere in modo semplice ma soprattutto dare delle risposte dirette, prima di entrare nella terza e ultima fase di un colloquio, ovvero il colloquio con la linea, ossia con il responsabile dell’area: fase importantissima, quella che con ogni probabilità determina l’assunzione o meno all’interno dell’azienda.
Al "redde rationem" si può arrivare con un diverse tipologie di colloquio: Individuale, quando tutto accade fra selezionatore e il selezionato; Panel Interview: sempre tra selezionatore e il candidato, ma il metodo viene utilizzato per selezionare posizioni lavorative che hanno compiti specifici e di responsabilità;
Ecco poi il colloquio in serie: Il selezionatore vede più candidati in successione con l’obiettivo di cercare velocemente il candidato più adatto per la posizione vacante. Questa tipologie viene utilizzata principalmente per posizioni di responsabilità e stressanti;
Può esserci anche il colloquio di Gruppo, svolto da 2 o più selezionatori e da un minimo di 10 candidati, una tipologia di colloquio svolta principalmente quando si deve ricercare personale che dovrà ricoprire lavori con abilità sociali.
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FONTI:
Per il contenuto: Tipologie di colloquio e fasi di svolgimento, breve guida, lavoroediritti.com, 5 febbraio 2018.
Per l'immagine: www.we-news.com
Articolo scritto da:
Mauro Suma, il Direttore Responsabile (leggi la sua biografia).