obbligazioni convertibili, un pò azioni un pò obbligazioni

Loren Fox, a capo delle ricerche della societa' di consulenza nel settore dei fondi Strategic Insight, ha sottolineato che è evidente l'instaurarsi di una tendenza degli investitori di ribilanciare i propri portafogli optando per l'azionario, e questo ha portato ad un'intensa fuoriuscita dal comparto obbligazionario dei propri fondi di investimento, con un deflusso complessivo nel periodo conclusosi il 15 Dicembre di 8,62 miliardi.

E' altresì evidente che anche le quotazioni delle obbligazioni hanno visto un progressivo calo.

Da questo punto di vista possono realizzare una tendenza a sè le obbligazioni convertibili, nate in America, ma che via via sono state adottate anche dalle società quotate degli altri stati., e quindi anche nel nostro paese, che hanno la particolarità di avere una componente obbligazionaria e una azionaria.

Nello specifico il titolare di obbligazioni convertibili percepisce la cedola prevista dal titolo stesso, che generalmente è inferiore a quella che viene emessa da un'obbligazione non convertibile, differenza che è data dalla possibilità di esercitare o meno l'opzione di conversione alla scadenza, ovvero il titolare dovrà decidere se esercitare l'opzione e venir quindi rimborsato dall'emittente del titolo con azioni il cui prezzo è stato stabilito al momento dell'emissione (generalmente il prezzo dell'obbligazione è del 20-30% inferiore al prezzo satbilito per la conversione.

 

Naturalmente sarà vantaggioso esercitare tale conversione per il titolare del debito, solo nel caso in cui a tale data il valore dell'azione qualora il valore del titolo azionario, nel periodo di tempo che va dall’emissione dell’obbligazione alla sua scadenza, salga in Borsa al di sopra del prezzo di conversione e la differenza tra i due valori rappresenta il vantaggio per il titolare che andrà a sommarsi alle normali cedole fornendo un rendimento extra.

Quindi, per la componente azionaria hanno la caratteristica di tendere a replicare l'andamento delle azioni sottostanti ma in modo attenuato, riducendo così i rischi, e avendo un rendimento minimo garantito, e la prelazione nel rimborso nel caso di fallimento della società.

Ma bisogna fare attenzione, perchè i rischi vengono ridotti ma non annullati, infatti se il titolo sottostante perde terreno c'è il rischio di ritrovarsi una semplice obbligazione con un rendimento bassissimo, che può essere annullato dai costi generalmente alti di acquisto.

Cristina Iadeluca..published by Manager_Alessandro Bechis

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