Il cda di Parmalat ha giudicato l'offerta avanzata dalla Lactalis non congrua, ed ora la decisione di aderire o meno all'Opa lanciata dalla società francese, ritenendo l'offerta accettabile o meno spetterà al mercato. Il periodo per poter aderiall'offerta partirà il prossimo 23 maggio e si concluderà l'8 luglio.
L'intenzione della Lactalis di fare un'opa volontaria rende improbabile che alzi il prezzo dai 2,6 euro proposti, ai 2,8 euro con i quali ha acquistato il circa 29% dai fondi che avevano proceduto al rastrellamento nelle settimane passate.
Un aumento che porterebbe ad un ulteriore esborso di 260 milioni di euro.
La Lactalis infatti non ha nessun obbligo ad aumentare il prezzo, in quanto si tratta di un'opa volontaria (l'Opa obbligatoria sarebbe scattata superata la soglia del 30% e la differenza è fondamentale, dato che in caso di Opa volontaria il prezzo lo determina liberamente l'offerente, mentre in caso di Opa obbligatoria sarebbe stata costretta a pagare il prezzo massimo pagato per l'acquisto delle azioni che ha portato al raggiungimento del 30%, quindi 2,8 euro).
Gli azionisti saranno liberi di decidere se concordare con il giudizio del Cda di Parmalat (offerta non ammissibile) oppure vendere le proprie azioni.
La Lactalis punta al raggiungimento del 55% delle azioni per ottenere la maggioranza assoluta.
Il Tar del Lazio intanto, non avendo accolto la sospensione dell'Opa richiesta da Codacons e dall'Associazione Utenti Servizi Finanziari, Bancari e Assicurativi, suggerisce agli azionisti di non prendere decisioni fino all'8 giugno, data in ci ci sarà l'udienza collegiale nel corso della quale si deciderà sulla leggittimità o meno dell'offerta di acquisto della Lactalis.
Codacons tuttavia sottolinea che il "provvedimento del Tar è importante perchè da atto della richiesta del Codacons di trasmettere gli atti alla Procura della Repubblica, poichè a tuttora la Consob si è rifiutata di depositare anche davanti al giudice l'istruttoria compiuta per autorizzare l'Opa, riservandosi di farlo soltanto il prossimo 30 maggio.
Tale richiesta del Codacons è stata rimessa dal Tar "al Presidente della sezione che dovrà decidere sull'eventuale remissione del fascicolo alla competente autorità giudiziaria penale".
Una decisione salomonica secondo Codacons e Associazione Utenti Servizi Finanziari, Bancari e Assicurativi, che da una parte non ha voluto interrompere il procedimento per non influire sul valore dell'azione sul mercato, facendo quindi un grosso regalo alla Lactalis offerente e alla Parmalat emittente, dall'altro consiglia ai milioni di piccoli azionisti Parmalat di non aderire all'apertura dei termini all'Opa, ma di attendere l'8 giugno per leggere gli atti di questa istruttoria che nessuno ancora conosce, così da fare una scelta ponderata su una eventuale adesione".
Cristina Iadeluca
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