BANCA CENTRALE EUROPEAMario Draghi, attuale Governatore della Banca d'Italia e futuro presidente della BCE, avverte l'Italia che la BCE potrebbe mettere fine all'acquisto di titoli di Stato, e non solo italiani.

 

Il messaggio di Draghi è chiaro, l'Europa in crisi non può sempre sperare che la BCE salvi la situazione, anche perchè com'è successo nel lunedì nero delle borse europee, i mercati potrebbero andare a picco ugualmente.


Il monito viene anche dal Commissario della Unione Europea agli affari economici, Olli Rehn: "Sono tempi dove ogni Governo deve assestare la propria politica economica a salvaguardia del proprio Paese".

E aggiunge: "La BCE non può sostenere continuamente questi sforzi per risanare i conti pubblici e i mercati azionari".

Insomma, a quanto pare l'Eurozona deve provvedere a se stessa, ogni Stato Europeo deve allinearsi alle normative UE, in poche parole ci sarà uno stop all'acquisto dei titoli di Stato?

L'Italia sembra proprio essere il bersaglio di queste dichiarazioni.

Lo spread fra BTP e Bund sta aumentando anche se non è ai massimi storici.

Lunedì 5 settembre 2011 lo spread ha fatto segnare 370 punti, e tanto per capirsi, dovrebbe mantenersi al di sotto dei 300.

Ovviamente la manovra finanziaria italiana 2011, non ha aiutato i propri mercati azionari, in quanto il contenuto fra emendamenti discutibili, ma soprattutto il fatto che si basi sulla lotta all'evasione fiscale, non convince gli investitori che stanno snobbando Piazza Affari.

A dire il vero la manovra non convince affatto nemmeno l'UE, di qui il timore che la BCE si faccia da parte e non proceda più all'acquisto dei titoli di Stato italiani, così come annunciato (per ora come monito), da Mario Draghi.

 

Carmine Orlando

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